lunedì 27 luglio 2015

BLOODY RIOT live Arci Acropolis Vimercate 25-07-2015



BLOODY RIOT 

Qualche anno fa Rixxx un mio  amico compagno di mille viaggi e concerti punk mi presta un libro sul punk romano, Come se nulla fosse Storie di "pank" a Roma 1980-2000, di Perciballi Roberto.

Avevo già letto libri simili sul punk milanese, come costretti a sanguinare di Marco Philopat, o su Punk piemontese come I ragazzi del mucchio di Bernelli Silvio, ma sapevo davvero poco sulla scena anni 80 romana.

Roberto Perciballi è il cantante dei Bloody Riot la prima punk hc band romana ad autoprodursi un disco hc, ed a portare avanti l'impegno della musica vista come militanza contro il sistema.

Mi avvicino alla lettura con curiosità e rimango davvero colpito, molto più che dai citati libri sulla scena punk del nord Italia.

Come se nulla fosse è molto più crudo, diretto, sincero, spontaneo, disperato e divertente, e l'essenza del primo punk tanto talento, tanta rabbia, tanta voglia di esprimersi ma anche autodistruzione e un po d'ignoranza.

A distanza di anni con l'aiuto dei because the bean, band di reggio emilia, er romano cinquantenne, Roberto Perciballi, porta in giro per l'Italia, i migliori pezzi composti dai Bloody Riot negli 80-90, con la stessa energia di un tempo e con maggiore consapevolezza, che forse fu il limite dei Bloody Riot anni 80.

Sabato 25 luglio insieme al mio caro amico Claudio voce della band milanese Maze, andiamo all'Acropolis, un circolo Arci che si trova a Vimercate, importante zona post industriale, della ricca brianza.

La serata si svolge all'interno di un'area verde circondata da campi di calcio, il palco, l'illuminazione e l'acustica sono molto curati, cosi come il bar, diciamo un contesto diverso è molto più organizzato rispetto a quello in cui normalmente viene relegato il punk hc autoprodotto italiano.

Troviamo Roberto Perciballi, al banchetto, e c'è subito empatia, si parla di tutto dai problemi della vita di tutti i giorni, alle curiosità sulle vecchie band romane.

Strano ma vero, ero senza la mia videocamera-macchina fotografica, Roberto per fortuna gira sempre con una vecchia videocamera mi da la sua ''e me dice de repregenere un po er concerto''.

Rimango davvero sorpreso dal live che i Bloody Riot offrono, i pezzi sono sentiti e suonati con la stessa rabbia e intensità degli anni 80, come se il tempo si fosse fermato, la risposta del pubblico è ottima, e Roberto arriverà a pogare e cantare insieme a loro con una energia da ventenne.

La serata poi continua con Roberto che nonostante i problemi economici, regalava o dava a prezzi stracciati vinili e magliette, ai giovanissimi venuti per ascoltare un pezzo di storia dell'HC italiano.

Purtroppo il libro di Roberto Perciballi è da anni fuori catalogo, e a questo proposito si cerca una casa editrice disposta a ristamparlo.









Italian Old School
Roberto Perciballi, Bepper PointBreak, Claudio Maze