domenica 27 maggio 2018

26 Maggio Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa 1974 opera teatrale di Andrea Boni serata ANOMALIA



Serata organizzata da ANOMALIA sito dedicato al movimento anarchico italiano.
http://www.anomalia.website/evento-speciale-sabato-26-maggio-ore-21/


1974
Lo spettacolo di Andrea Boni racconta tre avvenimenti cruciali che cambiarono profondamente il movimento dei lavoratori e studenti iniziato con le lotte del 1969 per il miglioramento delle condizioni di lavoro e diritto allo studio, lotte che continuarono negli anni successivi e nel 1974 ebbero una brusca radicalizzazione.

Gli avvenimenti analizzati dallo spettacolo sono :

LA STRAGE DI BRESCIA
28 Maggio 1974 Piazza della Loggia a Brescia durante una manifestazione antifascista organizzata dai sindacati, esploderà una bomba che causerà 8 morti 102 feriti.
La matrice dell'attentato è fascista, ma nel corso dei vari procedimenti giudiziari relativi alla strage si è costantemente fatta largo l'ipotesi del coinvolgimento di rami dei servizi segreti e di apparati dello Stato nella vicenda.
ATTO I
Sul palco la morte, sotto le vesti di un funzionario di polizia, chiama una delle vittime della strage, un giovane maestro per spiegargli che verra a prenderlo il 28 maggio, e si raccomanda di presentarsi puntuale.


IL RAPIMENTO DEL GIUDICE SOSSI

Il Giudice Sossi fa arrestare il Gruppo XXII ottobre organizzazione della Sinistra extraparlamentare, evolutasi a organizzazione terroristica.
Aprile 1974 il giudice viene rapito dalle le Brigate Rosse.

A differenza dei neofascisti, che perseguono la strategia della tensione – in combutta con pezzi deviati dello Stato – con attentati stragisti, i ''rossi'' scelgono obiettivi simbolici istituzionali, sociali e del capitalismo italiano per mettere in crisi il cosiddetto SIM (Stato Imperialista delle Multinazionali), e la prima parte della storia delle Brigate Rosse prima della svolta militarista, che gli spingerà a compiere omicidi.

La base della trattativa è la scarcerazione di otto detenuti del Gruppo XXII ottobre, in cambio della restituzione del magistrato. La Corte d’Appello di Genova alla fine, concederà la libertà provvisoria ai componenti della banda, ed il giudice verra liberato dopo 35 giorni.

ATTO II

Buio assoluto in sala, un brigatista illumina la scena con una torcia elettrica, sul palco appare il giudice Sossi , seduto ad un tavolo, accende anche lui una torcia ed inizia a discutere con il suo carceriere che gli appena portato da mangiare, ed un mazzo di carte per giocare al briscola.
Alla fine della partita il giudice viene liberato.
Nella sala torna in buio assoluto.


LICENZIAMENTI FIAT 1974

A partire dal 1974 il quadro economico mondiale comincia a cambiare la crescita economica che sembrava senza fine ha un brusco arresto, la direzione Fiat insiste per 15.000 licenziamenti e 24.000 operai da mettere in cassa integrazione.
Iniziano dure trattative con il sindacato che combatterà anche per migliorare le condizioni di lavoro durissime all'interno di stabilimenti privi dei più elementari dispositivi di protezione con operai che si ammalano e muoiono in continuazione.

ATTO III

Sala Buia, si accendono delle candele sul palco, su un tavolo appare un operaio fiat che ha ricevuto una lettera di licenziamento, dietro di lui, la morte sotto le vesti di un funzionario di FIAT.
L'operaio racconta le sue vicende, si e ammalato negli stabilimenti FIAT è stato licenziato ma è pieno di speranze nel futuro perché i compagni del sindacato lo stanno aiutando, ma la morte dietro di lui incomincia a spegnere le candele sul tavolo, e gli spiega che sta per morire.
Buio assoluto


I tre attori di Piacenza coinvolti nel progetto hanno interpretato ottimamente le storie, riuscendo a farci capire che cosa sia significato il 1974 .
La storia e scorrevole e l'espediente dell'assenza di luce in alcune scene crea un'atmosfera coinvolgente, cosi come il fatto che gli attori coinvolti salgano sul palco direttamente dal lato degli spettatori va a sottolineare il fatto che tra i protagonisti della vicende narrate e tra gli spettatori non vi è alcuna separazione.
Un ottimo esempio di teatro civile, una storia che ci fa riflettere sul passato e ci fa pensare che dovremmo lottare per un presente-futuro migliore.

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